Nov 21 2007
Mi sento solo. PORCO DIO !
Mi sento solo e triste. Tutti mi odiano, senza motivo apparente. La mattina, quando saluto i miei familiari, loro digrignano i denti e mi mostrano il dito medio. Così, senza motivo.
Allora vago per le strade cercando conforto. Mi iscrivo ad una comunità religiosa ebraica, ma non mi accettano. All’inizio sono tanto buoni e gentili, ma appena comincio a bestemmiare si insospettiscono. E quando dico che Abramo doveva andare avanti nella sua missione, e uccidere il figlio Isacco con il pugnale arroventato, e poi scagliarlo in cielo per uccidere IL PORCO DI DIO, mi cacciano in malo modo. E torno solo come un cane, vagando per le strade in cerca del vero senso della vita.
Allora entro in una moschea, e cerco conforto tra gli integralisti islamici. Sono subito molto amichevoli, affettuosi, e mi mettono in braccio un UZI sin dal primo giorno. Mi sento parte di qualcosa di grande. Ma quando gli faccio notare che Maometto fece evidentemente sesso anale con l’angelo Gabriele nella caverna, qualcosa nei loro volti cambia. Un velo di sospetto, sottile e inafferrabile. So che non c’è più spazio per me tra di loro.
Allora mi iscrivo a una comunità di cattolici. Sulle prime sono tutti molto gentili, e faccio strada nelle gerarchie del Vaticano. Ma poi arriva l’esame da cardinale. Per diventare cardinale devi superare una durissima prova in cui ti devi chiavare dieci creaturi di filato. Mi chiavo con molta fatica i creaturi, e sono esausto, ma non finisce qui: è il momento dell’eucarestia. Il papa mi mette in bocca l’ostia e dice “Figliolo, il corpo di cristo”. E io rispondo, con le lagrime agli occhi: ” PAPA’, IL PORCO DI CRISTO “. E subito c’è un mutamento nei loro volti. Sento che ho sbagliato qualcosa. Percepisco un sottile velo di disapprovazione. Allora scoppio a piangere, e bestemmio piangendo, ed esco dalla chiesa di San Pietro con il pisello da fuori, gridando “MANNAGGIA A GESUCRISTO, IL CAPRO DAI MILLE FALLI ! ABBASSO CRISTO, VIVA BARABBAAAA! ” E la gente mi schifa. Non mi ama.
Allora torno a vagare per le strade affollate, coi vestiti strappati, mentre il dolore della pazzia mi consuma il cervello. E mi accascio al suolo strappandomi i capelli, E TORNO INDIETRO NEL TEMPO CON IL SOLO SCOPO DI STRANGOLARE ME STESSO NELLA CULLA. Contemplo il mio stesso cadavere con il biberon infilato nel culo, ma il dolore nel cervello non diminuisce. Allora vado ancora più indietro nel tempo, e divengo dittatore, con il solo scopo di diventare giudice di me stesso e condannarmi a morte. Aziono la sedia elettrica con le mie stesse mani e nel frattempo grido: “CRISTOOO! STO VENENDO A PRENDERTI, BRUTTO FIGLIO DI PUTTANA ! MI SIEDERO’ SUL TUO STESSO TRONO DOPO AVERTI STRANGOLATO CON LA CORONA DI SPINE, PERCHE’ AI VALORI DEL CRISTIANESIMO CONTRAPPONGO I VALORI DEL CULTURISMO, PER UNA RISCOPERTA DELL’UOMO E DEL SUO LUNGO FALLO, PORCO DDIOOOOOO! “.
13 responses so far
mmm io questa lamentazione non l’ho capita…..
cos’è ? sintomo di grande scoglionamento ?
Ha un profondo significato filosofico: ai valori del cristianesimo contrappongo i valori del culturismo.
Per una nuova riscoperta dell’uomo. E anche (ma sì, perché no) del pragmatismo esistenziale. Chiaro adesso?
Vai affanculo, dannato stronzo che non sei altro.
scrivo con la mano destra, mentre ti rivolgo il dito medio dell’altra.
Così, senza motivo apparente.
la lamentazione fa cagare, ma l’immagine riporta il giudizio in positivo.
Macche’ diamine di lamentazione,FATTI UNA VITA!
figliuolo,tu sei illuminato,e quella è pura poesia
Ma, gà che c’eri, con l’UZI donatoti dagli integralisti islamici non potevi fare strage in Vaticano?!? Eh porcoddio, però.
haha “fatti una vita” da uno che commenta lamentazioni e’ davvero IRONICO
Hahahahah, GET A LIFE DAAAAWG!!!
Mi piace questo GALEAZZO, DIO CAZZO!
Ma cosa, sta lamentazione è geniale, sto ridendo come un coglione.
GG (e ricordati che il DHCP è peggio di Gesù Cristo)
sei forte porco dio
forte come la madonna ke il giorno di pasqua muore sotto un tir fantasma
A galeazzo gli feta il mazzo.
Mi permetto di aggiungere all’opera una poesia haiku scritta di mio pugno:
stesi nelle fresche lenzuola di lino
i morbidi capelli castani, ecco arriva
na sburrata
Sto cercando di farmi un account a vatican.va, non c’è riuscito nessuno?
Mi sono commosso.
Galeazzo, grazie di esistere.