Lamentazioni

Ieri la mia vita si svolge normalmente, prelevo la posta, rispondo alle mail.

Poi clicko come al solito sull’upgrade di quei 4 pacchetti del cazzo che ogni tanto si svegliano ed in teoria correggono qualche bug.

Prelevo la posta e non me ne curo, vabe’.

Vado a nanna, mi sveglio stamane giulivo, leggo le mail e provo a rispondere.


msmtp: TLS certificate verification failed: the certificate is not trusted
msmtp: could not send mail (account default from /home/asbesto/.msmtprc)


PORCRISTO, CRISTRONZO

Ma se non ho toccato un PORCO DIO DI NIENTE!

mi loggo sul mail server, tutto ok
controllo i setting, tutto ok.

DIVENTO LESBO-PAZZO PER UN GIORNO INTERO, DALLA MATTINA A SERA, CIOE’ ADESSO. ALLA FINE LEGGO QUESTO:

http://bugs.debian.org/cgi-bin/bugreport.cgi?bug=505279

Cioe’ un BUG conosciuto dall’11 novembre.

E quelle TESTE DI CAZZO DI UBUNTU CHE FANNO? TE LO METTONO DENTRO, COME PACCHETTO DA AGGIORNARE!!!!

e monta L’ODIO, che porta a modificare il mio post su ubuntuforums in questo modo:

http://ubuntuforums.org/showthread.php?p=6274027

PORC DE DION, PUTAIN DE MERDA, VA’ DA’ VIA AL CU’, PORC DE DIEU, PORCODDIO, PORCO DDIOOOOOOO

Volevo dire,

praticamente,

magari

sussurrando,

una cosa

fondamentale:

M’AGG RUTT O CAZZ.

piesse:

danz? Ma come si fa a mettere la mia faccia di culo nell’avatar?

Ho girato mezz’ora.

Mi sento down.

Cioè, lo sono!

Sui cortei no-Gelmini, Cossiga torna a dispensare consigli alle forze dell’ordine: “L’ideale sarebbe che di queste manifestazioni fosse vittima un passante, meglio un vecchio, una donna o un bambino, rimanendo ferito da qualche colpo di arma da fuoco sparato dai dimostranti: basterebbe una ferita lieve, ma meglio sarebbe se fosse grave”.

KOSSIGA, DEVI MORIRE. IO MI AUGURO LA TUA MORTE.

Setting up nvidia-kernel-common (20051028+1ubuntu8) …

Tags: linux, orrore, SVILUPPATORI COGLIONI DI MERDA

Ovvero: dove normalmente basta una fiaba, altre volte serve la Rivoluzione Culturale.

Nel fiore della mia gioventù, ricordo come sovente mi fosse ricordato con uno scappellotto ben assestato alla noce del collo che “chiedere aiuto è una cosa seria”, e che quella parola – “aiuto”, appunto – non andava pronunziata se non in casi di grave pericolo per l’incolumità fisica del sottoscritto allora setténne. Insomma anche i Beatles andavano presi a calci in culo – questo è quello che pensai tenendomi la testa per il male.

Col passar degli anni e lo sfiorire progressivo di ogni mia speme nell’umana specie, ho sviluppato un senso di repulsione, astio e ingiustificato purismo razziale nei confronti di costoro – perché di una specie a parte parliamo – che nelle richieste di assistenza (di qualsiasi ordine e grado) aggiungono, un po’ per vezzo, un po’ per cazzo, un simpatico “Aiuto!” alla fine della loro comunicazione. Spesso – aggiungeremo subito – seguito da un numero indicibile, insensato e irritante di punti esclamativi.

Ad es.:

“La stampante non mi funziona e ho bisogno di lavorare, la carta, ho bisogno della carta, AIUTO!!!”

“Non ho la rete e anche se sono le 11.32 del mattino mi sono ricordato solo adesso di dirvelo, però ora devo lavorare davvero sennò capiscono che non faccio un cazzo in questo posto di lavoro di merda, per cui vi prego intervenite subito e ripristinatemi la connessione. Altrimenti come aggiorno il Faccialibro?! AIUTO AIUTO AIUTO!!?!?!?!?!!!!?!!!!!?!?!?!!”

“Ho MSN che mi manda strabi messaggi dopo che ho installato il file di aggiornamento santacazza.exe e il plugin supersblindolimortacci.exe per le emoticon che insultano in napoletano… Ora è tutto piantato, mi venite a salvare?! Vi prego, AIUTOAIUTOAIUTOAIUTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”

Ora: vorrei comunicare a chiunque mi scrive/dice/comunica la parola aiuto che, a meno che non stiano morendo, il loro implorare non influenzerà MAI e poi MAI la velocità con cui io risolverò i loro problemi. Vorrei altresì aggiungere che, nel caso in cui effettivamente stiate morendo, è MOLTO PROBABILE che io venga IMMEDIATAMENTE, sì, ma PER DARVI UNA MANO A MORIRE. Infine, vorrei che ciascuno di voi la mattina ringraziasse I CHIODI PIANTATI NELLA CROCE DEL CRISTO per ESSERE NATI QUI, INVECE CHE A PYONGYANG, DOVE SICURAMENTE CI SAREMMO TROVATI A CONOSCERCI IN MOMENTI, GERARCHIE E POSIZIONI DIVERSE.

Quindi, concludendo: aiutateci ad aiutarvi: ANNATEVEN’AFFANCULO TUTTI QUANTI. Voi, le vostre richieste insulse, la vostra sconfinata ignoranza, le vostre facce da culo tutte italiche e la vostra IDIOTA ABITUDINE DI IMPLORARE PER UN FAVORE.

CRESCETE, STRONZI.

I WON’T FIX YOUR COMPUTER

La stampa si sa’ esiste da tempo, e da tempo funziona. Detto cio’ si denota una passione incontrastabile dell’uomo moderno nel voler soffrire di fronte alla stampa, forse e’ un desio di autocensura implacabile o di auto-ostracismo, o piu’ semplicemente la sindrome del cazzo corto. Sta di fatto che dall’avvento delle stampanti l’esistenza di postscript avrebbe dovuto semplificare le cose, finche’ qualcosa di demoniaco (cups) non decide che insomma, ROMPIAMO ANCHE DOPOSCRITTO.

Ignaro lancio accendo la stampante e lancio una stampa.

Ignaro attendo.

Ignavo divengo.

CUPS, il ridente demone che sogghigna alla stampante mi dice

hp_laserjet-11  AVR [microcontroller] – an Introductory Course – J. Morton (Newnes, 2002) WW.ps  osprey  675130k  127  processing since Mon 10 Nov 2008 01:38:15 PM CET

e sono le 17:00, mi sento cosi

Carezzato dal volere di cristo mi rendo conto che l’automazione e’ sconfitta, uso la penna per sentirmi piu’ veloce della macchina nell’attesa della giusta consapevolezza, DIO E’ PORCO!

Tags: CUPS, dio, LINUX MERDA, odio, stampa

PARTE A

ieri mattina aggiorno il linux del portatile. continuo ad usarlo, spengo torno a casa riaccendo. sotto X non va piu’ la tastiera. entro in ssh dal fisso, greppo un sacco di EE dai log, ancora evdev, ma che palle, io voglio continuare ad usare i cazzo di driver normali che funziona tutto pure i tastini multimediali che mi sono costati una giornata di keytouch.

no. non si puo’. o evdev o /dev/null.

con evdev i tasti multimediali non vanno piu’, lancio xev per vedere se sono cambiati i keycode, si, e’ cosi’, ma… che vedo?! ora i tasti sono riconosciuti tutti come XF86qualcosa! yuppi, quindi li vede direttamente X e non c’e’ piu’ bisogno di keytouch!!!

orsu’, settiamo degli shotcuts in kde4!

no. khotkeys semplicemente NON VA.

googlo, trovo bugs risolti nelle trunk del ‘15-’18, ma a me continua a NON ANDARE.

xbindkeys, qualcosa si muove, ma non ho piu’ l’osd quando cambio volume e non mi vanno i tasti per amarok.

sono passato da una configurazione perfettamente funzionante a:

• un driver di input che fa quel che gli pare
• impossibilita’ di settare shortcuts dal DE
• impossibilita’ di usare un programma apposito per i tasti multimediali perche’ non vede tasti multimediali
• impossibilita’ di settare shortcuts da console
• nessun OSD per il volume
• nessun controllo per il player audio

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PARTE B

metto kde 4.1.2 sul fisso. va, piu’ o meno.

di punto in bianco, un brutto giorno, comincia a freezarsi.

premo tab in console e si pianta

cancello un file da dolphin e si pianta

aspetto EONI che si ripigli

completa, cancella

l’applet di superkaramba che mi fa da system monitor? scordatela

un’icona disco per montarlo velocemente? scordatela

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io, come asbesto, mi domando perche’ sto OS invece che progredire stia andando indietro.

mi domando perche’ la gente si svegli la mattina e decida che e’ buon gusto rompere $questo o $quello

mi domando perche’ la stessa gente di prima si meravigli che linux non sia l’unico sistema operativo del mondo, che piangono quando dici che windows/osx almeno funzionano senza che l’utente sappia cosa sia un keycode o lo ZAxisMapping

mi domando perche’ nel 2008 mettere un OS a 64bit voglia dire rinunciare a youporn

e mi domando anche perche’ sembra che io sia l’unico ad avere il cat6 piu’ duro di un cazzon sempron duron (cit.)